Executive summary

Il Modulo Strategia e Reporting di Sostenibilità è uno dei moduli della piattaforma KRC® che supporta il processo di predisposizione del reporting della sostenibilità dell’azienda, in conformità con i requisiti previsti dalla CSRD 12/2022. KRC® garantisce la governance, l’affidabilità e l'accuratezza dei dati raccolti, nonché la trasparenza la traccibilità e verificabilità delle diverse fasi del processo di rendicontazione. 

Il modulo Strategia e Reporting di Sostenibilità consente:

  • l’analisi del contesto interno ed esterno all'azienda , al fine di avere una mappa organizzativa e di business utile nelle diverse fasi del processo, nonché nella gestione della struttura di governance sottostante il processo di rendicontazione;
  • l’analisi della doppia materialità, secondo le indicazioni degli ESRS, attraverso:
    • la valutazione dei rischi e delle opportunità ESG, la gestione di una determinata tematica ESG a cui è potenzialmente esposta l’azienda, definendone l’impatto positivo o negativo sulla sua performance economico-finanziaria;
    • la valutazione degli impatti positivi o negativi, attuali o potenziali che le attività di business possono avere su persone, ambiente ed economia (cd. impact materiality);
    • l’attivazione di un processo di engagement con gli stakeholders, attraverso apposite survey, per valutare gli impatti da questi attesi rispetto ai temi di sostenibilità identificati.
  • La definizione della Strategia di Sostenibilità e dei relativi target quali-quantitativi in relazione ai temi materiali identificati, coerentemente con le indicazioni fornite dagli ESRS. Attraverso KRC® è possibile verificare puntualmente lo stato di raggiungimento di un target definito ed impostare i piani di azioni necessari che saranno chiaramente attribuiti e monitorati. 
  • La gestione degli obblighi di informativa previsti dagli ESRS per i temi materiali identificati e che costituiscono contenuto essenziale del reporting di sostenibilità. 
    In particolare, all’interno della piattaforma è possibile l’associazione dei temi di sostenibilità materiali alle informative da rendicontare ed agli specifici indicatori, agevolando la raccolta dei dati, il relativo consolidamento e monitoraggio attraverso algoritmi proprietari configurabili e parametrizzabili sulle esigenze aziendali;
  • la produzione del report di sostenibilità, sulla base di tutte le informazioni e i dati disponibili in KRC® nelle diverse fasi del processo, rielaborati ed aggregati secondo le direttive di rendicontazione fornite dagli ESRS e le eventuali specificità richieste dall’azienda. 

Il Modulo Strategia e Reporting Sostenibilità può essere interconnesso con altri moduli della piattaforma KRC®, al fine di beneficiare di dati già imputati e valutazioni già effettuate. Ne sono un esempio i) il modulo ERM-ESG per l’analisi dei rischi di sostenibilità, ii) il modulo Obiettivi Strategici per la valutazione dei temi di sostenibilità materiali ed ancora iii) il modulo Portale Stakeholders per la fase di raccolta delle valutazioni di materialità da parte degli stakeholders sui diversi temi di sostenibilità..

Definizione del contesto

Consente la configurazione del contesto interno ed esterno all’organizzazione, ivi incluso il contesto normativo-regolatorio in materia di sostenibilità.

Con riferimento al contesto interno è possibile configurare:

  • elementi di governance aziendale (i.e. Legal Entity, Processi, Ruoli, sistema procedurale, stakeholders),
  • elementi di business (i.e. mission, valori, settore di attività, modello di business, tipologie di prodotti offerti e mercati serviti),
  • elementi organizzativi (i.e. organigramma, numero dipendenti, tipologia di contratto per macro-classi).

Con riferimento al contesto esterno viene data la possibilità di configurare i partner aziendali e le imprese appartenenti alla catena del valore, oltre che qualsiasi altra impresa collegata direttamente alle operazioni di business. Nello specifico, per ciascuno di essi è possibile definire, tra le altre informazioni, la tipologia del rapporto (es. fornitori, joint venture), la tipologia delle attività svolte (es. fabbricazione, imballaggio), le aree geografiche di svolgimento delle attività.

Con riferimento al contesto normativo-regolatorio in materia di sostenibilità è possibile gestire la normativa applicabile al settore e/o all’azienda di riferimento, gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, le librerie di riferimento in tema di indicatori da utilizzare per la rendicontazione (es. GRI, ESRS),  e ogni altro elemento utile a indentificare questioni economiche, sociali o ambientali rilevanti ai fini dell’individuazione e gestione dei temi di sostenibilità da sottoporre all’analisi di materialità.

Analisi di Doppia Materialità

Obiettivo primario della CSRD è garantire la comparabilità e l’uniformità delle informazioni di sostenibilità all’interno di ciascun settore industriale. Le novità pertanto introdotte dagli standard di rendicontazione definiscono un framework univoco per ciascuna fase del processo, partendo dalla classificazione dei temi ESG oggetto di analisi di materialità.

Gli ESRS definiti dall’EFRAG identificano infatti una lista di temi di sostenibilità per ciascuna area Environment, Social e Governance a cui ciascuna azienda deve fare riferimento per l’identificazione e valutazione di materialità, anche rispetto al settore merceologico di appartenenza per il quale specifiche linea-guida potrebbero essere applicabili. 

Secondo gli ESRS, la valutazione di materialità deve essere effettuata, partendo da una lista predefinita di Topic e Sub-topic, secondo due prospettive rappresentate nell’immagine sottostante (cd. doppia materialità): 
 

  1. INSIDE-OUT o IMPACT Materiality, che prevede la valutazione dell’impatto positivo o negativo, attuale o potenziale che le attività di business possono avere su persone, ambiente ed economia, nel breve, medio o lungo termine. In tale fase si inserisce l’attività di engagement degli stakeholder rilevanti, quale elemento chiave per una valutazione complessiva degli impatti. La piattaforma consente a tal riguardo la definizione (o l’import) di un questionario di materialità da sottoporre agli stakeholders selezionati che potranno compilarlo accedendo alla piattaforma KRC® attraverso l’apposito Portale Stakeholders e facilitandone pertanto la raccolta ed analisi dei risultati.
  2. OUTSIDE-IN o FINANCIAL Materiality che prevede la valutazione dei rischi e/o delle opportunità che possono generare effetti finanziari significativi per l'azienda nel breve, medio o lungo termine. L’attività può essere integrata con il Modulo ERM-ESG della piattaforma KRC®, ove presente, per l’importazione dei rischi ESG già analizzati nell’ambito del processo di ERM e della relativa risk exposure, eventualmente poi corredata di eventuali ulteriori informazioni necessarie e ai fini della rendicontazione di sostenibilità ed in compliance con gli ESRS. In assenza del Modulo ERM-ESG, le analisi effettuate nell’ambito di un processo ERM gestito al di fuori della piattaforma KRC®, possono essere importate manualmente all’interno del Modulo Strategia e Reporting di Sostenibilità ed integrate ove necessario come appena descritto. 

Sulla base delle risultanze dell'analisi di materialità, la piattaforma propone gli obblighi di informativa che l’azienda è tenuta a rendicontare e che costituiscono l’input per le successive fasi del processo. Inoltre, è possibile associare a ciascun tema materiale identificato le Strategia di Sostenibilità correlate ed i relativi target pluriennali. 

 

Definizione della Strategia di Sostenibilità

La piattaforma consente di associare ciascun tema di sostenibilità materiale a uno o più obiettivi strategici aziendali ed ai relativi indicatori di misurazione delle performance definiti ad hoc dall’azienda e/o richiesti dagli standard di riferimento. 

Tutte le informazioni pertinenti le strategie definite ed i relativi indicatori possono essere inserite all’interno della piattaforma che consente pertanto il monitoraggio dello stato di avanzamento del target definito e la relativa rielaborazione delle informazioni ai fini della predisposizione del report di sostenibilità.
 

Gestione degli Obblighi di Informativa

La piattaforma, sulla base delle indicazioni fornite dagli ESRS, consente di gestire per ciascun tema di sostenibilità materiale identificato tutti gli aspetti di disclosure previsti dagli standard che potranno comunque essere rivisti, confermati e/o integrati dall’utente rispetto alle esigenze aziendali e di normativa. 

Per ciascun indicatore KRC® propone schede tecniche definite sulle indicazioni degli ESRS che ipossono anche essere alimentate attraverso funzionalità di import da file esterni e da apposite tabelle di dati messe a disposizione da applicativi presenti in azienda o attraverso inserimento manuale dei dati. Per tutti gli obblighi di informativa applicabili, è previsto inoltre un cruscotto di sintesi che consente al Sustainability Manager di monitorare lo stato di avanzamento del processo di raccolta dati e le relative performance aziendali rispetto a ciascun indicatore e di conseguenza definire le azioni di miglioramento/mitigazione ritenute necessarie.

La piattaforma fornisce a tale scopo strumenti e funzionalità per la gestione dei piani di azione definiti, consentendo di attribuire specifiche responsabilità per l’attuazione di tali piani entro scadenze predefinite e di monitorarne lo stato di avanzamento nel tempo.

Al completamento di ciascun piano il sistema invia delle notifiche finalizzate a promuovere una rivalutazione degli impatti associati al tema materiale.

Reporting

KRC®, sulla base delle informazioni ed i dati forniti nell’ambito delle diverse fasi del processo, consente la produzione del report di sostenibilità compliant con le indicazioni degli ESRS, e strutturatoi su dati dinamici. 
Nello specifico ed a titolo esemplificativo, la piattaforma dispone di template e documenti illustranti l’analisi di doppia materialità, l’andamento degli indicatori collegati ai temi di materialità e ogni altra informazione prevista dalle informative standard.

Prevede inoltre: parti descrittive del contesto organizzativo, del settore specifico nel quale l’azienda opera e ogni altra informazione qualitativa prevista dagli standard e disponibile all'interno della piattaforma.

Il Report generato è inoltre disponibile anche nel formato elettronico unico europeo European Single Electronic Format basato sul linguaggio di marcatura (XHTML) sotto forma di pagina web navigabile con marcature XBRL (tag).  
 

 

I vantaggi della Digitalizzazione della Sostenibilità

 

La digitalizzazione del processo di rendicontazione della Sostenibilità presenta diversi vantaggi per le organizzazioni perché facilita nella gestione della sua complessità del processo stesso derivante dalla numerosità dei dati richiesti, dalla trasversalità ed interoperabilità dei dati e dalle esigenze di governance ed affidabilità delle informazioni rendicontante. 
Nello specifico, KRC® consente:

  • La creazione di strutture digitali ingegnerizzate tra loro collegate per gli Obblighi di Informativa, caratterizzati da Requisiti Informativi (RI) e Requisiti Applicativi (RA), per ciascun Tema Materiale ai quali il sistema informativo consente di associare informazioni descrittive e numeriche nel tempo;
  • La previsione di interazioni tra ESRS, la gestione di collegamenti tra cause ed effetti, la messa a disposizione di informazioni elaborate in un tema/sottotema verso un altro; 
  • L’interconnessione di processi informatizzati di Stakeholders Engagement per la valutazione della rilevanza dell’Impatto e di Enterprise Risk Management per la rilevanza finanziaria;
  • L’interoperabilità tra diversi standard;
  • La gestione multi-aziendale disaggregando le informazioni su diversi livelli (es. paese, luogo);
  • La capitalizzazione e diffusione delle attività di Knowledge Management nelle strutture, metodologie e liste e parametri, etc. per alimentare gli scenari predittivi (Intelligenza Artificiale) e validazioni a più livelli;
  • La produzione di un Reporting certificato nel formato elettronico unico europeo European Single Electronic Format basato sul linguaggio di marcatura (XHTML) sotto forma di pagina web navigabile con marcature XBRL (tag), al fine di analisi di trend e benchmarking.  
     

Normativa

Corporate Sustainability Reporting Standard Directive
Direttiva sulla rendicontazione di sostenibilità 12/2022

Dopo l’approvazione del Consiglio europeo, la CSRD è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 16 dicembre 2022. La direttiva, che modifica la normativa esistente in materia di rendicontazione della sostenibilità, verrà applicata a partire dal 1 gennaio 2024.

Tra le novità, la CSRD prevede che gli obblighi di rendicontazione della sostenibilità siano applicati a tutte le imprese di grandi dimensioni, nonché alle PMI quotate a partire dal 2026, escludendo solo le microimprese.

L’obiettivo della trasparenza prevede anche che le aziende siano nella condizione di fornire informazioni affidabili che devono essere soggette a revisione e a processi di certificazione indipendenti. A questo scopo sono previste modalità per garantire l’accesso digitale alle informazioni sulla sostenibilità.


REGOLAMENTO (UE) 2020/852 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL DEL CONSIGLIO del 18 giugno 2020 relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili e recante modifica del regolamento (UE) 2019/2088

La tassonomia europea è stata adottata dall’Unione Europea con il Regolamento 2020/852 è un sistema di classificazione delle attività economiche sostenibili da un punto di vista ambientale. Questa classificazione determina quali attività si considerano sostenibili e quali no. Nel Regolamento si definiscono 6 obiettivi ambientali sui quali le imprese devono avere un impatto. Gli obiettivi sono:

  1. Mitigazione del cambiamento climatico
  2. Adattamento al cambiamento climatico
  3. Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine
  4.  Protezione e restaurazione della biodiversità e degli ecosistemi
  5.  Prevenzione e controllo dell’inquinamento
  6. Transizione verso un’economia circolare

La Tassonomia Europea, strettamente legata al regolamento SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation Regolamento (UE) 2019/2088 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 novembre 2019 relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari), permetterà agli investitori di conoscere a fondo le imprese nelle quali vogliono investire e il loro livello di sostenibilità e responsabilità sociale. Inoltre servirà come guida alle imprese che si confronteranno con gli SDG (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, dall’inglese Sustainable Development Goals) inclusi nell’agenda 2030 per il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile.