Definizione e analisi del contesto 

Consente la configurazione del contesto interno, di quello esterno e di quello specifico relativo alla gestione di progetti e commesse. Con riferimento al contesto interno è possibile configurare elementi di governance aziendale (Legal Entity, Processi, Ruoli, sistema procedurale, stakeholders), elementi di business (mission, valori, obiettivi, settore di attività, modello di business, tipologie di prodotti offerti e mercati serviti) ed elementi organizzativi (organigramma, numero dipendenti, tipologia di contratto per macro classi).

Con riferimento al contesto esterno viene data la possibilità di configurare i partner aziendali e le imprese appartenenti alla catena del valore, oltre che qualsiasi altra impresa collegata direttamente alle operazioni di business. Nello specifico, per ciascuno di essi è possibile definire, tra le altre informazioni, la tipologia del rapporto (es. fornitori, joint venture), la tipologia delle attività svolte (es. fabbricazione, imballaggio), le aree geografiche di svolgimento delle attività.

Con riferimento al contesto specifico di project risk management  è possibile definire e gestire il modello dei rischi di progetto (si veda apposito paragrafo per dettagli),  e ogni altro elemento utile a gestire l’intero processo di risk management. Per ciò che concerne la gestione degli indicatori e i criteri di valutazione dei rischi si rimanda agli appositi paragrafi.

Definizione del modello di rischio

Il Modello dei Rischi è definibile in modo flessibile e secondo una struttura ad albero (famiglia, macro-area, area e rischio). Al rischio, già in fase di definizione, possono essere associati diversi attributi (es. ESG, assicurabile, etc.). In caso di utilizzo anche del modulo ERM-ESG  è possibile creare connessioni con il modello dei rischi ERM-ESG al fine di beneficiare di effetti di integrazione.

Metodologie e criteri

Consente di selezionare, da una libreria di metodologie e criteri, i parametri che consentono la determinazione dei livelli e relative classi di rischio, le tipologie di valutazione Qualitativa e/o Quantitativa e i livelli di accettabilità del rischio (Risk Tollerance). Per quanto concerne i rischi classificati come ESG la piattaforma propone una metodologia ad hoc.

Identificazione, analisi e valutazione dei rischi di progetto

La piattaforma consente di creare schede di progetto/commessa all’interno delle quali è possibile associare i rischi che si ritiene possano impattare il raggiungimento degli obiettivi predefiniti.

Per ciascun rischio selezionato all’interno della scheda di progetto è possibile effettuare analisi qualitative e quantitative:

  • le prime, si caratterizzano dalla valutazione dei diversi impatti (effettivi/potenziali e positivi/negativi) su componenti rientranti nei seguenti ambiti: economico, operativo, reputazionale, sociale, ambientale. La probabilità può essere differenziata in base all’anno di progetto (in caso di progetti/commesse di durata pluriennale).
  • le seconde, consentono di effettuare «scenario analysis» quantitative (Metodo Monte Carlo) ottenendo come output valori derivati da distribuzioni di probabilità su variabili target predefinite (es. Cash Flow, Ebitda, Danno atteso).  KRC® utilizza per le analisi la libreria R (linguaggio di programmazione statistico) e ciò consente ampie possibilità in termini di scelta di distribuzioni (normale, lognormale, esponenziale) e di modelli statistici. 

Le analisi quantitative, su KRC®, possono essere effettuate sul singolo progetto anche prendendo a riferimento un insieme di rischi, eventualmente studiando e considerando (previa analisi preliminare) effetti di correlazione.

Trattamento

La fase di Trattamento consente di attivare la Strategia di Trattamento (anche a fini assicurativi) e i relativi Piani con allocazione delle responsabilità.

Il Project Risk Manager potrà seguire tutti gli stati di avanzamento delle azioni programmate attraverso apposite dashboard presenti nella sua home page.

Indicatori

In KRC® è possibile configurare e gestire indicatori da utilizzare nella fase di monitoraggio dell’andamento dei progetti/commesse.

Tali indicatori possono essere:

  • definiti con massima possibilità di personalizzazione (tipologia, unita di misura, target, tolleranza, frequenza, ownership)
  • associati ai progetti/commesse
  • consultati on line attraverso appositi cruscotti o resi disponibili in apposita reportistica
Comunicazione e reporting 

In KRC® è possibile generare e gestire  report contenenti le informazioni più significative (definibili a priori) a seguito della valutazione dei rischi di progetto. I vari report generati nel tempo sono consultabili accendendo ad un apposito pannello di controllo

La piattaforma mette a disposizione, dashboard e heat map interattive che rispondono in modo dinamico ad appositi filtri che interrogano l’intero database.

E’ possibile ad esempio disporre di heat map specifiche per i rischi di progetto oppure di heat map che confrontano i risultati delle valutazione tra due date differenti